Nell’estate del 2014 due vecchi amici si ritrovarono dopo vent’anni a Salò. Uno aveva intrapreso una carriera universitaria e di libero professionista occupandosi di giovani in difficoltà, l’altro aveva viaggiato per il mondo occupandosi di sistemi industriali in grandi aziende.
Entrambi erano accomunati da due passioni: gli ulivi e il volontariato.
Cominciarono a raccontarsi le vicende personali degli ultimi anni, i ricordi del mondo del volontariato, le prospettive per il futuro e giunsero ad una stessa conclusione: “Dobbiamo creare qualcosa di nuovo per noi, per i giovani, per l’ambiente e per la società”. Pensandoci bene, forse questi due vecchi amici l’avevano sparata grossa. Forse avevano tradotto in parole i desideri di un’intera vita, ma anche qui un’altra cosa li accomunava da sempre: quel pizzico di follia e di incoscienza che rende gli uomini capaci di fare cose impensabili.
Decisero così di aprire una piccola azienda agricola, Il Cavaliere, un nome che si rifaceva ad una nobiltà d’animo tipica di quel mondo del volontariato in cui erano cresciuti.

Le competenze di entrambi potevano essere messe in gioco in questa piccola azienda: potevano essere aiutati i giovani in difficoltà e si poteva dar vita ad un prodotto, l’Olio del Garda, frutto di un’alta competenza tecnica e di conoscenza del mondo degli ulivi.
Iniziarono a tessere le fila delle proprie conoscenza professionali, si unirono in collaborazioni istituzionali con Università tecnologiche ed umanistiche, con il mondo dell’industria, dell’informatica, giuridico e delle conoscenze florovivaistiche.
Arrivò l’anno della prima raccolta, l’autunno del 2015 e con due ragazzi e una ragazza, i pionieri del progetto, raccolsero 80 quintali di olive e produssero 1200 litri di olio, ottenendo un risultato inaspettato sia per qualità che per quantità.
I frutti del loro intenso e meticoloso lavoro cominciavano a prendere corpo.
Si giungeva cosi alla nascita dell’Olio Garda D.O.P. dell’azienda agricola Il Cavaliere, un prodotto che da subito ha riscosso un notevole successo, sia in Italia che all’estero.

La serietà con cui viene costruito il prodotto finale, il progetto sociale, insieme all’alta professionalità, hanno portato i due amici a rendere questo cammino iniziato quasi per gioco una nuova scelta di vita.
In questa scelta convivono umanità, professionalità, scientificità, salvaguardia dell’ambiente e riscatto sociale, che permettono alla società di costruire un nuovo futuro partendo dalla natura, in particolar modo dall’ulivo, una pianta che per simbologia ha in sé la rinascita e la pace.